Descrizione
Questo progetto vede la luce a 6 anni dal terremoto che colpì l’entroterra delle regioni centrali italiane, con una gestazione che, come potrete leggere dalle prefazioni di Paolo Coppari e Antonietta Petetti, passa attraverso il lavoro di molte persone e la volontà di non abbandonarsi all’isolamento che il sisma avrebbe di fatto accentuato. Riappropriarsi prima possibile del senso comunitario, della forza che conferisce il sentirsi uniti verso la stessa direzione, ha condotto naturalmente verso una serie di attività tra le quali la scrittura, il cui potere taumaturgico è ben noto, cui ha fatto e farà seguito quello della lettura. (Dall’introduzione di Neri Marcorè)
Una raccolta di «storie minuscole che hanno però il potere e il fascino di farci entrare dentro vicende uniche e irripetibili», che sono quelle di chi ha vissuto il sisma del 2016. Storie che scaturiscono dal laboratorio di scrittura del progetto Scrivere per Ricostruire, nato dalla collaborazione tra la Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari (LUA) e l’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Macerata, con l’obiettivo di valorizzare la memoria collettiva del territorio dell’Alta Valle del Nera. Un’autobiografia di comunità frutto di un lavoro condiviso di ricordi ed esperienze personali, scritture vere che, al di là dell’evento sismico, raccontano un territorio e una comunità Nelle mie montagne che cambiano ogni giorno.